giovedì 23 febbraio 2012

TENUE

E un tenue vento passerà.
Spezzando la paura,
udrà respirare le cose.
Lascerà la sua torre.

martedì 6 dicembre 2011


Andare controcorrente dal punto di vista dei pensieri, è stato un po' il mio modo di percepire la vita. Non voglio parlare di politica, di manovre ecc. Di queste cose ne parlano già in tanti e quasi tutti piu' titolati di me.Ebbene questa volta voglio dire che la foto di questa donna che si emoziona è belissima. Bella nella sua forza, nell'interiorità di un'anima che crede in sè e che ama se stessa e il prossimo. Una donna non stanca e pronta a dare tutto ciò che è in suo possesso per una causa che ritiene giusta.
Si, MI PIACE questa persona che sa dare una parte di se che in genere si tiene nascosta per mille motivi piu' o meno validi. Sarei contento che nella politica e nella società ci fossero più' donne così, con la vera essenza femminile, e meno uomini avvolti in costosi loden per paura di se stessi.

venerdì 7 ottobre 2011

INCIPIT

Da Coriolano – Vini e Oli
La giornata è fredda e luminosa. Passo con noncuranza davanti a questa bettola, residuo di una cultura che credevo fosse scomparsa; un locale che, con sfacciata arroganza, vive tra due negozi dove merce griffata fa bella mostra di se. Ma la sua sfrontatezza va ben al di la della sola trasandatezza: allunga i suoi tentacoli catturando i passanti con odori, rumori di risse spente già sul nascere Fugaci visioni di vite che hanno deciso di spegnersi nell’ oblio.
Ma non tutte hanno deciso o decideranno per proprio conto.
Almeno di una la decisione l’ho in mano io: quella vita che da qui a non molto dovrò spegnere con un solo colpo di pistola. Velocità, silenziosità, nessuna traccia: lavoro pulito e ben pagato. Chissà perché tanta cura e chissà chi potrà mai essere o essere stata questa persona per la quale riceverò l’ingaggio più alto della mia carriera.

giovedì 11 agosto 2011

VIAGGIO A RITROSO

Eccomi in stazione. L' odore del costoso dopobarba che ho adoperato si mescola con gli afrori di una umanità che sta per addormentarsi sul materasso di una città dormiente e assente.
"Buongiorno, mi dia un biglietto. Voglio spendere sui 100 euro e viaggiare in prima classe, la destinazione la scelga lei".
Esordisco con la solita frase, quella che riservo per i giorni "particolari" della mia vita. Quei giorni nei quali decido che partire è la cosa giusta da fare.
Come solitamente succede, il bigliettaio mi guarda stupito ma io sono ormai collaudato a queste reazioni e ho il cosiddetto antitodo consistente nell'essere vestito in maniera estremamente elegante e nell'avere un tono di voce sicuro e leggermente autorevole. Questo fa sì che dopo un attimo di smarrimento mi venga consegnato un biglietto.
Lo prendo, pago e senza fretta guardo la destinazione. Nessuna emozione particolare: il viaggio è solo all'inizio. Devo aspettare quasi un'ora. Mi siedo in sala d'attesa, quella per i viaggiatori di seconda classe e gli odori, contenti, fanno nuovamente l'amore tra loro.
Una vecchia rugosa e catarrosa mi sorride e mi saluta con la mano, facendomi "ciao" come i bambini piccoli. Io le sorrido e lei mi manda un bacio. Continuiamo per un bel pò a dialogare in questa maniera finchè lei non si addormenta di colpo, dopo aver dato un copo di tosse violentissimo. Che bella vecchia, con l'animo da bambina, dolce e sorridente. Mi avvicino e le accarezzo il viso rovinato dal gelo e i capelli gialli e sporchi. Non dorme. Sta finalmente riposando in un mondo pieno di anime bambine dove gli occhi non hanno perso quella luce, quel riflesso dell'anima che gli adulti non hanno più.
Mi affretto. La mia prima classe sta per partire. Da qualche parte c'è un bambino che aspetta anche me.

lunedì 18 luglio 2011

CICERONE SENZA TEMPO

“Nervi belli, pecunia infinita (The sinews of war are limitless money)
Cicero, Philippics, V, ii, 5
Ahhhh , gli Antichi! Non è vero che magnarono le scorze e lassarono i fichi! Ce lo vogliono far credere i Moderni. E tu sei Antico o Moderno?

martedì 28 giugno 2011

CATULLO SENZA TEMPO

Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris.
Nescio, sed fieri sentio et excrucior.
Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia.
Non lo so, ma sento che ciò accade, e ne sono tormentato.

domenica 17 ottobre 2010

L'eco dei Sogni

Coloro che sognano di giorno sanno molte cose che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
Edgar Allan Poe